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Valentino è in gita con la classe al museo di Storia, e quando si imbatte nella signora Elena la giornata diventa ancora più speciale. L’anziana donna, infatti, ricorderà di come, da bambina, durante la guerra si è salvata grazie a Oscar. Il suo racconto parte dalle Aquile Randagie, un gruppo di scout che negli anni del fascismo ha sfidato il regime. La gita si trasforma così in un tuffo nella Storia, una storia fatta di coraggio e di ideali, di lotta per i diritti e la libertà.

 

“Pensato per i bambini dai 9 anni in su (e ad «alta leggibilità», cioè con un formato grafico adatto anche a chi ha difficoltà di lettura), Il coraggio di Oscar racconta la storia di un gruppo di scout e della persecuzione degli ebrei ai tempi del fascismo. Una storia per forza clandestina, perché il regime di Benito Mussolini aveva vietato lo scoutismo insieme a tutte le forme di associazionismo non legate al partito fascista. L’autrice Stefania Carini racconta tutto questo in una chiave accessibile anche ai più piccoli. Ma soprattutto recupera una vicenda vera poco conosciuta, interessante anche per gli adulti. Come spiega nella post-fazione (anch’essa a misura di bambini), il gruppo scout al centro del libro, le «Aquile Randagie» è realmente esistito. Con la sua capacità di affrontare in modo delicato e commovente un tema così complesso Il coraggio di Oscar (in libreria dal 27 agosto) permette di introdurre i bambini alle pagine più oscure della nostra storia senza perdere la speranza”.

(Dalla recensione di Elena Tebano apparsa sul Corriere della sera)

In un quartiere multietnico di Milano, nella zona nord della città, c’è un campo da calcio molto speciale su cui giocano Claudia, Giulia, Karima, Elena, Maria, Anna, Gabriela, Isabela, Lucia e Alex. Dieci ragazze diverse fra loro, con storie e personalità uniche, che hanno in comune la passione per la loro squadra: le Bimbe nel Pallone. Ad allenarle, il talento e la grinta di Joanna Borella, in campo Mister Jo, che con la palla ha imparato a camminare e che oggi la usa per dare calci ai pregiudizi: perché non è vero che il calcio è uno sport “da maschi”, perché la religione, le origini e il sesso non fanno le differenze, e perché basta andare in rete tutte insieme per fare squadra anche nella vita!

 

Le ragazze di Mister Jo è la biografia della vita straordinaria di Joanna Borella, prima bimba adottata dall’India nel nostro paese, che ha amato il pallone da calcio fin da piccola e ora insegna a giocare a ragazze e donne grazie alla sua ASD Bimbe nel Pallone. È anche un romanzo, perché racconta la storia immaginaria di un gruppo di ragazzine che amano tirare calci al pallone, e poi fare tutte quelle cose che amano le ragazzine. Iniziano pure a capire come funziona il mondo, e cercano di cambiare quel che non va.

 

Nel 2023 Le ragazze di Mister Jo ha vinto il premio di Letteratura Sportiva Gianni Mura.

Questo libro è una playlist d’amore trascinante: parte da una nota e arriva fino a quel suo like su Facebook che ci fa sperare chissà cosa. La musica è una chiave universale per viaggiare nella nostra storia amorosa e nel nostro immaginario sentimentale. Funziona così per tutti noi: le canzoni parlano ai nostri cuori, e rispecchiano e amplificano gli amori passati, presenti e perfino futuri. Sono una meravigliosa educazione sentimentale in cui riconosciamo un pezzo di noi, di quel che siamo o che avremmo potuto essere. Sanno intercettare i nostri dubbi e fornirci illuminanti risposte. Danno sfogo al nostro sentimento, e non importa se siamo stonati. Questo libro brillante e divertente ci propone un itinerario emotivo tra ventisei canzoni che hanno plasmato l’immaginario amoroso di varie generazioni, tra Festival di Sanremo, videoclip di MTV, ascolti in streaming. Tutti noi siamo legati a queste canzoni: appena parte la musica le sentiamo con ogni senso, e riscopriamo un ricordo, una verità, una connessione. Questo libro è un viaggio in un immaginario: si possono legare insieme Tenco, La bella addormentata, Dalla, Harry ti presento Sally, Mina e WhatsApp? Forse, e la colpa è tutta del nostro immaginario amoroso..

Un giorno, in un piccolo paese annidato nelle Alpi e dominato da una diga spettrale, alcune persone morte anni prima tornano dalle loro famiglie. Rivogliono la vita che conoscevano, ma il tempo è passato, e molto è cambiato. I loro cari oscillano tra gioia e orrore, perché non sanno cosa hanno davanti: uno zombi, un fantasma, un miracolo? Come è possibile? Perché sono tornati? E da dove? Les Revenants è una serie francese (trasmessa in Italia da Sky Atlantic) diventata un caso internazionale: un successo clamoroso di critica e pubblico, che ha entusiasmato gli spettatori da Hong Kong al Brasile fino agli Stati Uniti, vincendo un Emmy Award. Spesso paragonata a Twin Peaks, arricchisce in modo del tutto originale il «genere zombi», tornato di moda grazie a The Walking Dead. Questo libro ne indaga i segreti narrativi, ne svela curiosità e retroscena, e apre nuovi spiragli sugli interrogativi che Les Revenants pone in modo ipnotico e inquietante allo spettatore. Con le interviste esclusive al creatore della serie Fabrice Gobert e al celebre romanziere Emmanuel Carrère, che ha collaborato alla stesura.

La Tv si è espansa. Di fronte alle nuove sfide dell’epoca della convergenza, sovrabbondante di media, testi, possibilità, il piccolo schermo non si è tirato indietro. Ha saputo adattare se stesso al nuovo mondo, attraverso cambiamenti tecnologici, istituzionali, economici, culturali. E non di meno, ha modificato il modo di costruire i propri testi, dando vita a una nuova estetica. La Tv espande se stessa e si espande al di fuori di se stessa, creando universi testuali e narrativi capaci di viaggiare tra media e farsi esperienza quotidiana, oggetto di design, immaginario condiviso e maneggevole. Questo libro si propone di mappare i cambiamenti attuali del testo televisivo, esemplificati attraverso l’analisi di due telefilm americani di enorme popolarità, come Lost e 24. Attraverso un approccio ‘umanista’, legato all’analisi storico-estetica e testuale (senza disdegnare anche altri approcci), si mettono in luce le nuove strategie del piccolo schermo, che coinvolgono circolarmente tanto i produttori quanto il pubblico.